FRUSTACI MARIA GABRIELLA

crotone, 08/04/57

“Riutilizzare tutto ciò che mi capita tra le mani è la mia sfida quotidiana”
“Mi piace dare anima a ciò che la gente ritiene ormai inutile”
Così si descrive Maria Gabriella Frustaci nell’intestazione del suo blog (http://xallei.splinder.com) e questa è la filosofia di creazione per la maggior parte dei suoi quadri; l’artista infatti si avvale, per esprimersi, di tecniche miste e ricorre a materiali organici o destinati comunque ai rifiuti, che riciclati con sorprendente fantasia, prendono nuova vita e nuova “anima”.
“Un animo di bimba, con i suoi capricci, con i suoi vezzi e richiami curvilinee, con le pennellate di colore che cantano e con esplosioni di colori ridenti e pulite come risate tintinnanti dell’infanzia.
E poi all’improvviso la bimba si fa grande, si corruccia, diventa donna e guarda i paesaggi della sua terra amatissima e studiata per i suoi toni, per le luci salienti, per le sue caratteristiche con uno sguardo carico di struggente nostalgia, di preoccupazioni quotidiane, di desideri".
Così invece scrive di lei in una sua recensione, Lucia Bellassai, scrittrice e giornalista calabrese, fotografandola con incredibile precisione. Perché i temi di Maria Gabriella Frustaci sono appunto la Materia, la Femminilità e soprattutto la Terra, materna e fertile come un grembo che racchiuda delicatamente la concretezza delle emozioni del mondo; il Mare con all’orizzonte un cielo mutevole nel colore a seconda degli umori e delle passioni della Natura. La Frustaci osserva con mirabile attenzione e capacità introspettiva, i sentimenti più intimi del cuore femminile. Gli alberi
infatti che così spesso sono da lei rappresentati in situazioni e ambientazioni cangianti, sono definiti come l’”essenza della femminilità”: perché l’Albero in similitudine con la Donna, ripara con le sue fronde dal sole e genera ombra, protegge e frena dagli scivolamenti, genera frutto, segue il vento in una malinconica e solitaria riflessione sulla vita e sui sentimenti, custodisce durante un letargico inverno la storia e le memorie del tempo. Similmente Gabriella Frustaci rivede se stessa e le donne, l’essenza del femminile in queste caratteristiche robuste e sensibilissime: dalle radici ben piantate nella terra alle fronde ampie e ristoratrici quasi soffici braccia tra le quali trovar conforto e riparo sebbene sempre protese verso l’alto, verso l’altro, perché è femminile la capacità di continuare a sognare nonostante l’amarezza e il dolore.
“Personaggio dotato di una manualità piena di vigore (costruisce piccoli e grandi assemblaggi dall’atmosfera vagamente richiamante Giosetta Fioroni) e di una sicura esuberanza caratteriale, Gabriella Frustaci dà amorevole prova di
sagacia organizzativa grazie anche all’uso dell’acquarello che è, per usa intima natura, strumento lieve e rapido” Così invece ne intesseva le lodi il critico d’arte Giuseppe Parisi nel 1977.
Insegnante, personalità volitiva e poliedrica, Maria Gabriella Frustaci inizia a dipingere e a creare come autodidatta, un “gioco” che l’aiuta a convogliare l’esuberante creatività verso sempre nuove sperimentazioni. Ma le sue opere non passano inosservate e ben presto ottiene ottime critiche e successi presso varie esposizioni regionali e nazionali.

Sito internet: www.xallei.splinder.com
E-mail: gabriellafrustaci@libero.it
Telefono: 3385991848

Opere dell'artista
  • Bologna - arte sotto i portici 2011
  • Bologna - arte sotto i portici 2010
  • Bologna - arte sotto i portici 2009
  • Bologna - arte sotto i portici 2008
  • Bologna - arte sotto i portici 2007

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