CONVEGNO 2002

Intervento del Prof. Romano Prodi

Autorità, Signor Sindaco, onorevoli Presidenti delle Regioni, Autorità tutte.
Mi fa molto piacere essere qui e concludere questa festa, perché questa poi è un festa, di questa collaborazione, di questa apertura umana e solidale che vi è tra la città di Bologna e le due Regioni del nostro Mezzogiorno.
Credo che sia un’occasione per fare alcune riflessioni sul perché facciamo queste cose e lo spirito con cui noi le facciamo.
Io credo che qui siano presenti persone, vedendo le facce, soprattutto di successo, che sono venute a Bologna, si sono affermate, hanno avuto un ruolo nella città, si considerano pienamente bolognesi, pienamente calabresi e pienamente lucani.
Ed è questo lo spirito importante, cioè quello di appartenere con uguale passione, con uguale forza, ad entrambe le comunità ed è questo, io credo, un grande vantaggio di Bologna, questa grande capacità di avere assorbito, di avere fatto proprie queste energie che venivano dall’esterno e anche questa bella decisione di calabresi e lucani di celebrare una loro festa qui, proprio in una delle sale più solenni della nostra città.
Quello che io vedo, la grande virtù dell’Europa, al di là di tutto quello che si dice, la grandezza dell’Europa è proprio quella di permettere fedeltà plurime che convivono nelle stesse persone cioè la nostra fedeltà alla nostra Patria, la fedeltà alla Regione, la fedeltà all’Europa, questa capacità di essere uomini e donne con una appartenenza che li rende proprio confidenti, li rende naturalmente partecipi di diverse comunità, altrimenti stasera ci sarebbero delle tensioni in questa celebrazione, e non ve ne sono proprio perché siamo entrati in una fase storica diversa in cui il concetto di Patria si unisce al concetto di Regione e anche ad un concetto di Europa, senza la quale noi finiamo con il non avere alcun ruolo nel mondo, ci è necessaria per esprimere il nostro concetto di Patria e per esprimere il nostro concetto di Regione, altrimenti nella globalizzazione di oggi noi non abbiamo voce.
Simbolo della Regione come integrazione della politica Europea è un nostro desiderio di affidare sempre più alle Regioni dei ruoli nell’Europa, ma anche qui con il grande rispetto di quella che viene chiamata sussidiarietà; noi non decidiamo nessuno dei poteri regionali da Bruxelles, decentriamo i poteri ai singoli paesi, alle singole nazioni, e ognuno decide quello che deve essere fatto centralmente e quello che deve essere fatto in modo periferico nei diversi paesi.
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